Da lunedì 30 agosto a mercoledì 1 settembre, Sara Massini e Linda Rombolà, in rappresentanza del nostro Ente, voleranno a Bucarest e a Sofia per partecipare ad importanti appuntamenti istituzionali. Sarà una tre giorni intensa, ricca di tavole rotonde, approfondimenti e focus group utili ad analizzare, insieme ai vari partner, l’andamento di progetti internazionali come Hat Trick For Inclusion, V As Value e Play to Train.
Ad inaugurare la trasferta nell’Europa dell’est sarà la due giorni di formazione di “A hat-trick for inclusion: recognizing, preventing and contrasting hate speech for more inclusive sport”. A Bucarest, nella serata di lunedì 30 e nella mattinata di martedì 31 agosto, i rappresentanti di OPES, Svenska Ungdom League, Asociatia Se Poate, Eurocircle Association e AICEM riceveranno delle nozioni fondamentali all’avviamento di un programma educativo che possa contrastare ogni forma d’odio presente nello sport ad ogni livello. Coinvolgendo in Italia, Romania, Svezia e Francia leader giovanili, educatori, formatori, volontari, insegnanti e allenatori e migliorando le loro competenze personali e professionali, sarà possibile sviluppare e proporre all’interno dei sodalizi sportivi attività sportive inclusive e responsabili. In questa maniera, potranno essere arginati e ripudiati quegli episodi, come insulti, offese, frasi e cori, che colpiscono e feriscono nell’anima un atleta, un tesserato o un direttore di gara.
Nell’ultimo giorno di agosto, inoltre, sempre a Bucarest, le rappresentanti dell’ufficio relazioni internazionali parteciperanno ad una riunione del comitato tecnico di “V As Value – Volunteering recognition as a Value Added at local level for the universal development and growth of sport in Europe”. All’ordine del giorno ci sarà una presentazione delle best practice inerenti al mondo del volontariato realizzate nei rispettivi Paesi dagli Enti promotori del progetto europeo (OPES, Asociatia Se Poate, Associaçao Animam Viventem, Sportino Turisticno Drustvo – Akademija Rudi Hiti, Escales Latines e Association Varna – European Youth Capital). Sara Massini e Linda Rombolà illustreranno ai partner l’impatto avuto dal progetto Generatori sul tessuto sociale italiano, tanto nella costituzione delle organizzazioni di volontariato guidate da giovani quanto nella promozione del bene comune tra i teenager. Nel corso dei suoi 30 mesi di attività, “V As Value” migliorerà le competenze dei fornitori di servizi sportivi e arriverà a formare e coordinare i volontari, l’anima degli eventi sportivi, in modo da creare e organizzare manifestazioni accessibili e sempre più inclusive.
Chiusa la parentesi romena, mercoledì 1 settembre l’Ufficio relazioni internazionali raggiungerà Sofia, dove è in programma l’incontro di “Play to Train”. Il progetto europeo che vuole aumentare il numero di donne headcoach o trainer si avvia alla conclusione e per i promotori è giunto il momento di svelare i risultati delle attività avviate e realizzate in Italia, Slovenia e Bulgaria. Se Association Acad – Emy Rudi Hiti (Slovenia) e Champion Factory racconteranno rispettivamente quanto proposto nel mondo dell’hockey su ghiaccio e nel calcio, OPES proporrà uno studio ed un’analisi approfondita (sarà fornita una chiave di lettura innovativa e tecnica grazie alla consulenza della Dott.ssa Irene Lo Cicero, n.d.r.) sulle donne coach nel mondo delle arti marziali. Grazie all’impegno di Sonia Fracassi (campionessa di grappling e MMA e cofondatrice dell’Associazione The Shadow Project) e di due tecnici di Ju Jitsu che hanno svolto delle azioni in Piemonte ed in Sicilia, moltissime atlete hanno intrapreso un percorso di insegnamento o guida tecnica. Al termine della riunione, infine, sarà pubblicato un toolkit che sarà messo a disposizione di tutti gli operatori sportivi. Per consultare il documento, sarà sufficiente accedere al sito www.playtotrain.eu.
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